La nostra storia
Camparìa era il cuore pulsante dell’Antica Tonnara di Favignana.
Camparìa era il cuore pulsante dell’Antica Tonnara di Favignana. Ricordata come “La Tonnara dei Florio” che l’hanno voluta con i suoi imponenti edifici, quasi fosse una cattedrale affacciata sul mare, ha rappresentato per decenni, il maggiore centro Mediterraneo deputato alla pesca del tonno rosso attraverso la l’antica tecnica della mattanza. è stata fonte di guadagno e prosperità per l’intera isola garantendo alla popolazione locale un continuo lavoro nella costruzione e manutenzione delle attrezzature per la pesca del tonno.
Oggi, la Camparia, dopo un abbandono di oltre cinquanta anni, è un luogo rinato. Essa è tornata a vivere grazie a un’incredibile opera di recupero architettonico e di restauro conservativo che l’hanno restituita al decoro che merita. Ogni spazio, ogni luogo, è tornato a parlare di uomini che qui hanno vissuto, di tradizioni che raccontano una terra affascinante e incantevole.
Tradizione e territorio
Valore storico
Gli edifici nacquero per volere della famiglia Florio alla fine del XIX secolo che nelle acque cristalline di Favignana avevano individuato il passaggio di tonni più importante di tutto il mediterraneo. I locali e gli immensi spazi della Camparìa erano dedicati alla costruzione e manutenzione delle reti, delle barche e di tutto quanto servisse per la Mattanza. Le chilometriche reti per la pesca del tonno, i cavi, le antiche barche “muciare”, tutti gli strumenti e le pratiche del mestiere richiedevano ampi spazi, offerti dalle ciclopiche strutture della Tonnara. La Tonnara Florio di Favignana per dimensioni e nella sua architettura oggi rappresenta un raro esempio di architettura industriale di fine ‘800.
Origine del nome
È sufficiente il nome di questo luogo per evocare una promessa: Camparìa, ossia "dare da campare" in dialetto siciliano. Un nome semplice che esprime alla perfezione ciò che questo luogo ha rappresentato in passato per gli abitanti di Favignana.
La rinascita
Oggi, la Camparìa custodisce con cura questa eredità, ma la rielabora al fine di dare forma a una proposta sostenibile che guarda al presente e al futuro. Qui, ogni esperienza è avvolta da un’allure ricercata e contemporanea, che tuttavia porta alte le origini e gli antichi saperi del luogo.
Il progetto
La Camparìa è stata oggetto di un importante restauro, volto a esaltarne la bellezza senza stravolgerne l’autenticità. I materiali e le forme degli edifici conservano la loro intima natura, legata in maniera indissolubile a un passato che viene esibito con orgoglio. L’ambizione della contemporaneità si esprime nel recupero di una tradizione da custodire e divulgare.
Architettura e Design
Realizzato dall’architetto Almeyda e costruito negli anni ‘70 dell’Ottocento, il Baglio – Camparìa è un insieme di manufatti alternati a spazi aperti, un tempo organizzati in funzione delle attività connesse alla mattanza. Ortogonalmente al Baglio si trovano le Trizzane, due ciclopiche strutture affacciate sul mare, che erano destinate al rimessaggio e costruzione delle barche. La Camparìa e le Trizzane sono collegate da un ulteriore edificio formato da tre vasti locali magazzino, che si affacciano su un ampio spazio aperto con scivolo per l’alaggio a mare. Altissimo il valore aggiunto del progetto di recupero dello Studio Ruffino Associati e di arredo e design A&D di Adriana Di Mariano e Donata Battiati di Palermo, mentre la vocazione artistica del luogo si incarna alla perfezione nelle creazioni di Enzo Rinaldi, che ha contribuito all’importante recupero dei materiali trovati.
Valore storico
Il progetto di riqualificazione della Camparìa nasce dall’idea di restituire a Favignana un tassello importante del patrimonio architettonico, antropologico e culturale dell’isola. Per realizzare l’intero progetto è stato necessario l’intervento trasversale di figure professionali appartenenti al settore ingegneristico, storico e artistico, così da mettere a punto un progetto di restauro d’avanguardia.
Un restauro conservativo
Le tecniche di intervento hanno previsto il restauro e la manutenzione degli edifici preesistenti. Il progetto ha una forte impronta sostenibile, che si declina nel recupero strutturale e nel rispetto delle tecniche edilizie tradizionali.
Isola di Favignana
È l’isola principale dell’arcipelago delle Egadi, nonché uno dei luoghi simbolo del patrimonio paesaggistico e culturale italiano. Favignana, la “perla” delle Egadi, è stata oggetto di riscoperta soprattutto in tempi recenti. Ad oggi, è una delle mete italiane più ambite per chi si reca in visita in Sicilia: i boschi di pini marittimi (ricordiamo la crescita spontanea di alcuni esemplari secolari proprio nei confini della Camparìa), le spiagge nivee e il mare sfavillante costituiscono un’ambientazione senza eguali.
In aggiunta a questi splendidi paesaggi, Favignana vanta una storia antica e affascinante. Per via della sua posizione strategica, fu teatro di diverse battaglie cruciali nel corso della storia: a titolo di esempio, possiamo ricordare lo scontro finale tra romani e cartaginesi nella prima guerra punica, in seguito al quale la Sicilia venne annessa a Roma.
Ma è durante l’egemonia commerciale dei Florio che Favignana suggella la sua fama, diventando a fine Ottocento luogo simbolo dell’impero economico e delle fortune della celebre famiglia. Lungimirante e visionario, Vincenzo Florio scelse proprio Favignana per fondare la base territoriale della sua egemonia, con una serie di edifici di cui la Camparìa fu la punta di diamante.
Attraverso la sua architettura, Camparìa parla anche a noi contemporanei dei suoi fasti antichi, di quella brulicante operosità e delle vicende che per decenni la videro protagonista. La struttura della proprietà e l'opera di recupero effettuata consentono di restituire alla comunità spazi aggregativi e culturali importanti. La possibilità di vivere esperienze diverse in un unico complesso, dall’acquisto di prodotti tipici nella bottega al piacere di un aperitivo nel suggestivo Lounge sul mare, conferisce alla Camparìa il carattere di autenticità ed esclusività che la rende un caso unico a livello nazionale e internazionale. Camparìa si proietta nel futuro, gettando nuova luce su tutta l’isola, pronta a rivestire nuovamente, in terra sicula e non solo, la sua funzione catalizzatrice di ispirazioni, arti, mestieri, movimenti.